
Che qualcuno – Erri De Luca, nello specifico – ha chiamato “L’invincibile” [e “Invincibili” sono coloro che lo seguono].
Quando lessi il suo capolavoro lo ritenni il romanzo più importante che avevo letto nella mia vita.
A distanza di tanti anni non ho, sostanzialmente, cambiato parere.
Ho sempre amato, infatti, il suo destino o progetto di vita:
“Morir cuerdo
y vivir loco”.
Chi conosce il Vangelo lo capisce.
E lo segue.
“Ricorda mio caro Sancho, chi vale di più deve fare di più.”
“Il sangue si eredita la virtù si acquista, quindi la seconda è più importante.”
“Questo mio padrone ho visto da mille prove che è un matto da legare, e anche io, del resto, non gli rimango punto indietro, perché, se è vero il proverbio che dice «dimmi con chi vai e ti dirò chi sei» e l’altro «non donde nasci, ma donde pasci», sono più matto di lui perché lo seguo e lo servo.”
Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia

