“Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. Contro il male è possibile protestare, ci si può compromettere, in caso di necessità è possibile opporsi con la forza; il male porta sempre con sé il germe dell’autodissoluzione, perché dietro di sé nell’uomo lascia almeno un senso di malessere. Ma contro la stupidità non abbiamo difese.
Qui non si può ottenere nulla, né con proteste, né con la forza; le motivazioni non servono a niente. (…)
Lo stupido, a differenza del malvagio, si sente completamente soddisfatto di sé; anzi, diventa addirittura pericoloso, perché con facilità passa rabbiosamente all’attacco. Perciò è necessario essere più guardinghi nei confronti dello stupido che del malvagio.
Non tenteremo mai più di persuadere lo stupido: è una cosa senza senso e pericolosa.”
Dietrich Bonhoeffer

Dietrich Bonhoeffer (Breslavia 4 febbraio 1906 – Campo di Concentramento di Flossenburg 9 aprile 1945) fu un pastore luterano, un professore universitario con un dottorato in teologia, un pioniere del movimento ecumenico, uno scrittore prolifico, un poeta e una figura centrale nella lotta contro il regime nazista. Insieme con altri congiurati, venne impiccato all’alba del 9 aprile 1945, pochi giorni prima della fine della guerra, insieme all’ammiraglio Canaris, per espresso ordine di Hitler.
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