“Quando mi chiedono ‘come stai?’, io rispondo: ‘ancora’, avverbio provvisorio di tempo”. Questa battuta arrivò al termine di un’intervista che gli feci un paio di anni fa, nella sua casa nella campagna romana.
Forse Erri De Luca avrebbe forse risposto così anche oggi, davanti alla domanda più inevitabile, nel giorno del suo settantesimo compleanno.
Come stai Erri? Ma per sfuggire a queste e a mille altre domande, o, meglio, per seguire il richiamo più forte, Erri ha disertato la folla e scelto la montagna.
“Andrò a scalare da solo” ha detto all’agenzia Ansa. Oggi quindi De Luca ci guarda e si guarda dall’alto di una cima, per un bisogno fisico di contatto con la terra, ma anche per accedere all’abbraccio immenso della natura: “In montagna – mi disse nella stessa intervista – la mia porzione fisica è insignificante nella vastità. C’è un rapporto giusto tra la mia taglia e la…