“E alla cultura della musica e dell’arte, è possibile far intendere che lo struggente, insoddisfatto, bisogno di comunione, inscritto nei ritornelli delle canzoni o nei cromatismi di una tela, è il sacramento dell’inquietudine che può placarsi solo in te, Signore?
E nella cultura degli Islamici che ci passano vicino, o dei viandanti Indù, approdati da sponde lontane, sarà mai possibile trovare feritoie per il passaggio delle tue verità?” (da Preghiera a Cristo di don Tonino Bello)
“Questa messa laica e sparsa segue le indicazioni desunte nelle numerose riflessioni elaborate dalla stesso do Tonino sulla liturgia eucaristica. Una chiave per me utile è stata l’idea, più volte sostenuta dal vescovo di Molfetta, che La messa dovrebbe metterci in crisi ogni volta e che ci dovrebbe scaraventare fuori, allontanarci dalla ripetizione del già visto per orientarci verso l’inedito. Perchè, come scriveva don Tonino, La pace è finita, andate a messa. Chè se vai a messa è finita la tua pace.” Michele Lobaccaro https://www.lameridiana.it/un-ala-di-riserva.html
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche tu abbia un’ala soltanto. L’altra la tieni nascosta: forse per farmi capire che anche Tu non vuoi volare senza di me. Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi Tuo compagno di volo. Insegnami, allora, a librarmi con te. Perché vivere non è trascinare la vita, non è strappare la vita, non è rosicchiare la vita. Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento. Vivere è amare le cose che non piacciono per poterle cambiare. Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te! Ma non basta saper volare con Te, Signore tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il mio fratello e di aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono per ogni peccato contro la vita e per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi. Non farmi lasciare il prossimo nel vestibolo malinconico della vita dove si “tira a campare”, dove si vegeta solo. Non farmi passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala, l’unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te. Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un’ala di riserva. Non tutti riusciremo ad esprimerci ma tentare sarebbe già essere sulla strada per divenire uomini.
Un´ala di riserva è un omaggio a Don Tonino Bello, vescovo in prima linea per la pace e la lotta ad ogni forma di emarginazione, in occasione dei 18 anni dalla sua morte. Una vita, la sua, realmente a fianco degli ultimi cui le gerarchie ecclesiastiche sono vicine spesso solo a parole. Una vita da francescano d’altri tempi, vissuta all’insegna di un Cristianesimo che si interroga sui propri errori, che tanto ha da insegnare ai novelli crociati senz’anima. Questo travaglio da lui affrontato è riassunto nella Preghiera a Cristo (contenuta nel libro che con l’album compone il cofanetto).
E questo messaggio di amore universale e concreta fratellanza è in grado di colpire a prescindere dalle idee religiose (chissà che ne penserebbeFabrizio De Andrècon il…
Donna di frontiera Alessia Tondo
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